Stando a ciò che ha narrato Omero, Ulisse percorse a piedi, nella Terra dei Feaci, la “via dei due mari” attraverso l’istmo di Calabria (l’istmo più stretto d’Italia) dopo il naufragio, dal mare Tirreno al mare Ionio, da Lamezia a Scolacium, passando per Tiriolo. La nostra terra trasuda storia, scritta dalle antiche civiltà che vi transitarono, ed è motivo d’orgoglio se la Calabria resta al centro dell’Epica. E uno dei modi per renderle omaggio è dare un contributo concreto allo sviluppo del territorio portando avanti tradizioni che più la contraddistinguono, tra sapori e profumi. In altre parole “Kalavrì”, un modo antico per dire “Calabria”.
Kalavrì Anima & Pizza è il connubio tra identità e innovazione, tra passato e contemporaneità, lasciando una finestra aperta sul mondo: la “pizzeria contemporanea” che è possibile trovare sul Lungomare di Catanzaro Lido. Una pizza alla pala ad alta idratazione, farine selezionate e un processo di maturazione di oltre quaranta ore, che rende il prodotto sopraffino. Ma qual è la regia, dietro le quinte? Due firme di livello, quali quelle dello chef stellato Luca Abbruzzino per le farciture di tutte le dodici pizze (sempre in carta) e degli speciali “fuori menu” e poi, l’inconfondibile tocco del Maestro Pizzaiolo Michele Intrieri (nonché fondatore della Scuola Italiana Pizza), che cura gli impasti.
Ed è proprio la qualità a dare la giusta cifra alla reputazione di un locale. È grazie alla qualità che la clientela opera una scelta e decide di fidelizzarsi. È grazie alla qualità che si viene fuori dai momenti difficili: “Quello che ci stiamo lasciando alle spalle (si spera) è stato un periodo un po’ travagliato, sofferto – dice Andrea Muraca -. Però riponiamo alte aspettative verso questa fase di ripartenza”. Già, una ripartenza che, stando ai numeri (auspicando che la situazione pandemica vada attenuandosi), dovrebbe avvenire in primavera, in particolare nell’ambito della ristorazione, magari dopo il Carnevale.
Carnevale, appunto, è accompagnato da una pizza a tema, la “Pizza Giangurgolo” (dalla nota maschera calabrese), con mozzarella fiordilatte Fior d’Agerola, finocchio fresco, olive taggiasche, baccalà (sempre “made in Kalavrì”!), cicoria fresca, zest di arancia bio, olio di oliva extravergine Fazari: “Non è il nostro ‘cavallo di battaglia’ per antonomasia – sostiene il titolare del locale, vista l’ampia offerta, tra i tipi di pizza – però, tra le pizze stagionali, va alla grande”. Stagionalità, ecco il focus: ci saranno novità in menu, prossimamente? Non può essere altrimenti: “Il nostro menu verte proprio sulla stagionalità, per cui tra qualche tempo proporremo una carta con quattro o cinque nuovi gusti”, rivela Andrea Muraca.
Per Kalavrì non si tratta solo di qualità a “Km zero”, ma di un “Km buono”!
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