Chi l’ha detto che le novità arrivano con il nuovo anno?! Proprio a ridosso delle feste natalizie, che andranno ad archiviare questo 2021, “Crunch – Pizzeria popolare” Soverato lancia il nuovo menu. Un’intuizione, un regalo verso i clienti con il quale congedarsi dall’anno in corso. Una vera e propria “rivoluzione” stando alle parole di Massimo La Gamba, storico pizzaiolo di Crunch, adesso nella sede di Soverato: “Abbiamo rivoluzionato gran parte del menu, partendo dagli appetizer: abbiamo ideato nuove fritture e nuovi antipasti insieme allo chef Domenico Corrado, profilo rinomato sul territorio anche per i suoi trascorsi in locali frequentati al fianco di chef famosi, in Calabria. Siamo andati oltre la consueta friggitoria, puntando come sempre sull’home made – annuncia La Gamba -. Come tutti sanno, non usiamo prodotti surgelati, preferiamo puntare sempre sulla freschezza delle materie prime, per distinguerci rispetto ad altri competitor”. Un filo diretto con i clienti, quindi, a partire dai canali social di Crunch, in costante aggiornamento proprio per fornire novità dettagliate, di volta in volta.

A proposito di novità, su tutte spicca il “Filo Bianco”, definito “la punta di diamante” dell’offerta di Crunch Soverato, un viaggio di gusto attraverso declinazioni dell’arte bianca e sfumature della cucina moderna: “In seguito a studi che ho portato avanti nel tempo e nell’ultimo anno all’Università della Pizza Molino Quaglia, ho deciso di dare tocco diverso: non solo pizza tonda, in pala o in teglia, ma un percorso che vada dall’appetizer, passando all’antipasto, fino al dolce; dal grissino con farine d’avena e grano saraceno provenienti dal Molino Quaglia, al panino e pane in cassetta, o al cannolo salato con mousse di ricotta e mortadella – sostiene -. Tutto, ovviamente, esce dai nostri forni. Per finire un pane al cioccolato, con cioccolato Valrhona e Callebaut”.
Emblematiche le parole di uno dei titolari, Alessandro Giampà: “La nostra cucina non prevede nulla di congelato, i prodotti passano dall’orto direttamente al piatto del cliente!”, sostiene l’imprenditore, sottolineando l’importanza nel trattare prodotti a “chilometro zero”. Ma non è il solo concetto su cui si sofferma Giampà: “Non si tratta della classica pizzeria, ma del filo che congiunge l’arte bianca alla cucina moderna. Tutto, sempre, per stupire la clientela”.
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