“Il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv” canta Loredana Bertè. Non è così per “Marevì – Cucina Verace” di Copanello, perla della costa catanzarese, che ha scelto di rilanciare l’offerta puntando sull’inverno, non solo sulla bella stagione. In che modo? Proponendo un menu nuovo, rivisitato, sempre ricco, con quel connubio tra tradizione e moderno, che ha “rapito” i clienti, nel tempo. Un vero e proprio viaggio sensoriale, la cui destinazione punta a valorizzare il territorio, consolidando il legame con le cosiddette piccole realtà locali, partendo dal lavoro ardimentoso di contadini, allevatori, casari, pescatori, viticoltori, artigiani: coloro i quali, con la passione per la terra e gli animali tramandata da generazioni ed il sudore della fronte, danno vita all’eccellenza che arriva sulle nostre tavole.
“Il nostro menu è improntato sul rapporto con piccoli produttori e agricoltori della filiera alimentare che adoperano metodi antichi e prodotti bio di alta qualità, con la filosofia dello slow food con cui trasformare i loro prodotti”, sostiene lo chef Davide Bosito a tal proposito. “Stagionalità, freschezza e territorio”: queste le parole chiave, i principi su cui si basa la cucina di Marevì che coniuga classico con estro e fantasia. Fiore all’occhiello, ovviamente, il crudo mare. Un locale che vive dei profumi del mare e della terra, rivoluzionando anche la cantina, poiché si avvale di eccellenze enologiche prodotte con passione da piccoli produttori che lavorano l’uva in modo naturale, come nel passato. Ma non è tutto: “Disponendo di una vasta offerta di vini, abbiamo applicato ricarichi minimi in modo da concedere al cliente la possibilità di poter apprezzare i vini del territorio a prezzi accessibili”, rivela Bosito.
“Vogliamo disegnare una cucina che vuole essere sincera – fa eco chef Emanuele Platì -. Non andiamo a lavorare troppo la materia prima che resta la protagonista nel nostro menu, il nostro concetto di cucina, tutto l’anno. Piuttosto cerchiamo di valorizzarla con aspetti tecnici che in qualche modo diano un tocco di modernità, ad esempio andando oltre la classica impepata, proponendo creazioni diverse, come lo spaghetto cacio e zenzero o una pasta patate e cozze con zeste di limone di Rocca Imperiale. Stiamo cercando di rispolverare la nostra cucina e tradizione marinaresca conferendo, però, innovazione e interazione col cliente. Sono questi gli elementi cardine”, aggiunge.
Dulcis in fundo (nel senso letterale del termine) la Millefoglie “Fai da Te”, un omaggio allo chef stellato Moreno Cedroni: il cliente, al quale vengono forniti guanti, sac à poche, crema e sfoglia, diventa il protagonista componendo al tavolo il dolce con le sue mani, seguendo le istruzioni indicate, passo dopo passo! Stando alle parole di Emanuele Platì infatti, “il dessert è la parte divertente del menu”.
Marevì è un’esperienza. Marevì è un viaggio.
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