Sono tante le voci susseguitesi nel tempo attorno alla Tavola Rotonda del Castello di Camelot, tra mito e storia, leggende, fatti, poesia e ideali. Le più accreditate, vedevano i cavalieri e Re Artù sedersi per discutere di questioni essenziali per il reame. In alcune versioni, anche Mago Merlino aveva un posto, anzi, alcune opere attribuiscono la creazione della Tavola Rotonda allo stesso Merlino, ma non mancano altre fonti.
Quella che più ci aggrada, però, riguarda la tavola sulla quale arrivano prodotti eccezionali, ovviamente calabresi. Non si tratta quindi dell’antica Britannia, ma di un posto nel cuore di Girifalco, comune a pochi chilometri dal Capoluogo: “Il Regno di Camelot – Pub” non è semplicemente una paninoteca, ma un locale old style, suggestivo e affascinante, dalle sfumature che richiamano i castelli medievali. Le materie prime, però, sono frutti della nostra terra.
Tutto è concepito per consentire al cliente di approdare, attraverso il ponte levatoio della fantasia, in uno scorcio leggendario, pur restando attaccati alle origini, con un menu che prevede ricchi taglieri e ottimi panini, ovviamente senza coloranti (da poter gustare anche da asporto): elemento importante, l’introduzione di panini alla curcuma e alla nduja. Impossibile trovare una portata che sia “prediletta” rispetto ad altre, quindi.
Uno dei panini più gettonati è ad esempio il Dragonet: panino alla nduja, hamburger di salsiccia di suino Nero di Calabria, scamorza affumicata, patate fritte della Sila, maionese alla nduja, schiacciata piccante. Insomma, una delizia per gli amanti dei sapori dalle tonalità decise e squisitamente piccanti, come piace a noi!
Tra le novità da annotare di questo avvio di 2022, la Pinsa romana: aprendo il menu (anche nella sua versione digitale) è disponibile una breve introduzione che indica la differenza tra pizza, pinsa, pane e focaccia, negli ingredienti e nella lavorazione, a dimostrazione di grande meticolosità.
“Le pinse, molto leggere, sono prodotte da noi – dice Roberto Migliazza -. Sebbene siano in menu da un paio di mesi, i clienti stanno avendo modo di apprezzarle proprio per la loro leggerezza”. Dunque un’offerta veramente variegata: Parsifal, Lancillotto, Morgana, Caius, Hector o la Stonehenge, definita come “la preferita dal Re”, con mozzarella, tonno, cipolla rossa di Tropea e nduja!
“Quel che auspichiamo, anche visti gli elogi della clientela, è poter lavorare con continuità – osserva il titolare del locale -. Il lockdown prima e le altre restrizioni per l’aumento dei contagi, successivamente, hanno indotto le persone a non uscire per la paura e ciò ha creato problemi nell’ambito della ristorazione, costringendoci in ginocchio. Presumiamo che da marzo, con l’arrivo della primavera, si possa finalmente cominciare a lavorare a ritmi sostenuti”.
A tal proposito, Roberto Migliazza apre a nuove soluzioni: “Introdurremo anche delle proposte settimanali, cioè delle offerte con ‘pacchetti’ particolari, con pinsa, rosticceria e panino a prezzi adeguati. Ma terremo sempre fede alla qualità, nostro elemento principale”.
Ed è proprio la qualità a portare, da sempre, la gente a scegliere il pub di Girifalco.
Madame e messeri, ecco il Regno di Camelot.
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