Stagionalità e freschezza delle materie prime. La mission del “Tipanan Restaurant” non cambia e, con il nuovo menu lanciato da pochi giorni, continua a sorprendere i clienti, sempre offrendo loro un ponte sensoriale tra Italia e Giappone.
Un locale che ha saputo tratteggiare una nuance affascinante, dolcemente orientale, divenendo quel “luogo d’incontro” che consente alla gente di calarsi in un’atmosfera unica perché annovera le tradizioni nipponiche e quelle mediterranee, sapori decisi e delicati, tra terra e mare. Ciò è possibile grazie al lavoro in cucina di due brigate distinte che insieme formano una famiglia cosmopolita, affiatata.
“Il menu giapponese e quello italiano portano delle importanti novità – annuncia Mirea Rotundo -. Restando focalizzati sulla stagionalità dei prodotti, l’idea è beneficiare di questi mesi di primavera che, in teoria, dovrebbe avviarsi nei prossimi giorni, ma tarda un po’ ad arrivare”. La titolare del “Tipanan”, quindi, concede qualche anticipazione: “Abbiamo inserito gli ortaggi, le verdure, delle tipologie di piatti inerenti proprio alla primavera. Ad esempio la seppia scottata, con carciofi, pane profumato croccante, tra gli antipasti italiani e, tra i nuovi primi, abbiamo introdotto la Calamarata di Gragnano IGP, con scampi, bietola, caciobufala fresco ‘Azienda Agricola Salazar’, bottarga di Muggine”. Un ulteriore incentivo, in un’offerta già alta qualitativamente, per attrarre quella fetta di turismo che, tra non molto, verrà canalizzata sulla nostra costa.
Ma il menu italiano non è il solo ad avere significative novità, dunque: “Nel menu giapponese abbiamo allargato la sezione delle zuppe, consapevoli della loro importanza nella tradizione culinaria nipponica, avendo un ruolo equivalente a quello che occupa la pasta per gli italiani! Se prima erano due, adesso offriamo ben cinque zuppe tradizionali, ognuna delle quali differente dall’altra per tecniche nella preparazione del brodo. Insomma, tra i piatti giapponesi, nel pieno rispetto delle tradizioni, delle tecniche culinarie e del washoku, abbiamo apportato delle novità a quelle che sono le colonne portanti della loro cucina, tra zuppe, antipastini, sushi e griglia”, sostiene Mirea Rotundo.
Il “Tipanan” non mira unicamente ad esaltare i sapori del Sol Levante, ma a trasformare in arte le proprie radici.
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